Ziziphus zizyphus (L.) Meikle
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Famiglia Rhamnaceae

Nome volgare: Giuggiolo

Caratteristiche Albero alto 6-7 metri, dall'aspetto piuttosto contorto, con rami irregolari e spinosi (ogni nodo presenta una coppia di piccole spine); la corteccia delle branche è rugosa, di colore rosso bruno. Le foglie, caduche, piccole, alterne, di forma ovata, sono lucenti e coriacee, presentano stipole spinose e pagina ondulata.
I fiori piccoli e verdastri appaiono in giugno. I frutti assomigliano a grosse olive, sono rosso marrone scuro a maturita'; la polpa e' soda, compatta, di sapore gradevolmente acidulo, di colore verde tenue. Ha un accrescimento molto lento, così come la messa a frutto.

Sinonimi Zizyphus jujuba Miller - Zizyphus vulgaris L.

 
Fiori1 - Fiori2 - Foglie - Frutti1 - Frutti2
 
 
Habitat Il giuggiolo è originario della Cina meridionale e dell’Asia centrale anche se adesso si è naturalizzato nel bacino del Mediterraneo. La pianta
si adatta a vari tipi di terreno, sopporta situazioni di forte aridità grazie soprattutto al suo apparato radicale molto sviluppato in profondità; preferisce
suoli leggeri, non umidi e con pH neutro-alcalino. Vive in zone con clima temperato con minime invernali non inferiori a 10° C e con estati lunghe e calde. La pianta può subire danni da gelate precoci nel periodo autunnale.In zone settentrionali la coltivazione è possibile solo sotto particolari microclimi come in prossimità dei laghi o in colline ben esposte.

Proprietà farmaceutiche I frutti sono consumati freschi, i oppure leggermente avvizziti; possiedono un certo effetto diuretico, emolliente e lassativo.

Uso in cucina Oltre al consumo fresco i frutti vengono impiegati per la preparazione di marmellate.
Le giuggiole sono utilizzate per realizzare, oltre che per le ottime confetture e sciroppi, anche per il famoso "brodo di giuggiole", un un antico liquore che si produce in Veneto.

Nota Secondo gli scritti di Erodoto, le giuggiole erano dolci quanto il dattero e, dopo aver fermentato, potevano essere usate per produrre un vino, le cui più antiche preparazioni risalgono a Egizi e Fenici.

-------------------------------------------------------------------------- Ricette

Marmellata di giuggiole 1
Prendere un chilo digiuggiole ben mature, metterle, divise a metà, in una casseruola con poca acqua e farle cuocere completamente. Passarle al setaccio e pesarle. Rimettere al fuoco con lo zucchero nelle proporzioni 1 a 8 e cuocere finché la marmellata avrà la consistenza desiderata.

Marmellata di giuggiole 2
Cuocere un chilo di giuggiole snocciolate ed una mela renetta in mezzo bicchiere di acqua, 500 g di zucchero ed una scorzetta di limone. Raggiunta la consistenza desiderata, invasare in recipienti preriscaldati, capovolgerli per cinque minuti, poi rigirare i vasi, coprirli con panni e lasciarli sterilizzare.